17 febbraio 2010

BARSAAT (1949)



Girato tra i paesaggi del Kashmir, cullato da canzoni dolcissime e da una suggestiva background score (il debutto dei compositori Shankar – Jaikishan) Barsaat è un film sofisticato ma dai messaggi diretti, dalla comunicazione immediata. L'ideale coesistere di ricercatezza e semplicità lo rese universalmente attraente permettendogli di vincere il pubblico di ogni livello culturale ed estrazione sociale.
Il regista, produttore e protagonista del film è Raj Kapoor , giovanissimo e bello come un dio, a soli venticinque anni aveva già alle spalle un capolavoro introverso e di difficile lettura (Aag, 1948), ma fu l'impressionante successo di Barsaat che lo consacrò in coppia con l'attrice Nargis. I due, legati sentimentalmente anche nella vita reale, si abbandonano nell'abbraccio più famoso della storia, la cui figura stilizzata è divenuta il simbolo della casa di produzione RK.

TRAMA
Due giovani, Pran, un affascinante violinista (Raj Kapoor) e Gopal, un impenitente conquistatore (Prem Nath) che si diverte ad illudere l'ingenua contadina Neela (Nimmi) , vanno a vivere in Kashmir e affittano l'abitazione di una famiglia locale. La figlia del proprietario, Reshma, (Nargis) cade nel fiume mentre accoglie i nuovi ospiti e viene soccorsa da Pran, tra i due nasce un sentimento travolgente ma il padre si oppone alla storia spingendo la ragazza al suicidio. Pran, anche dopo la notizia della tragedia, e il suo ritorno in città, è deciso a non volerla dimenticare e si isola dal resto del mondo, cercando di comunicare con lei attraverso la musica che li ha uniti.

Una donna accattivante e bellissima, un uomo carismatico e affascinante; profondi sguardi, attenzione ai piccoli gesti, una sensualità divinizzata ma a suo modo aggressiva. L'attrazione fisica e mentale diviene materialmente tangibile ed è facile scoprirsi "innamorati dell'amore di qualcun altro", attratti da un desiderio incontrollabile, potente e reale.
Tra scherzi, leggere carezze al volto e reciproci abbandoni, si impose una nuova dimensione del romanticismo che sarà d'ispirazione per i registi contemporanei e non, scatenando un nuovo linguaggio dell'amore, così come Bobby più tardi rivoluzionerà le teenage love-stories fino a Dilwale Dulhania le Jayenge.

Il termine che ho inventato per rendere l'idea dell'intensità di questo rapporto è (...non ridete!!) "romanticismo tridimensionale" .Ovviamente non facendo riferimento all'attuale uso, e abuso, di tecnologie digitali quanto alla presenza quasi prepotente delle sensazioni proposte e all'indubbia realtà del sentimento che scorre, assume vita propria ed esce fuori dalla pellicola pari a un effetto 3D, mantenendosi inalterato, come uno splendido miracolo negli anni.

Una mia traduzione (spero non troppo approssimativa) della spiegazione che Pran / Raj Kapoor da nel film:
"Cos'è l'amore? L'amore annuncia da solo la sua presenza, come venir trafitti da una spina, è imprevedibile, un fiore fuori stagione che nasce all'improvviso e tutto sembra essere nuovo, inizi a vedere un fiume negli occhi di qualcuno e desideri di poterci annegare"

La magia della contemplazione tra Pran e Reshma viene interrotta dal brano seducente "Patli kamar hai" che riallaccia la storia agli altri due personaggi, le immagini della danza intrigante di Gopal con una ballerina di cabaret viene intervallato dal canto disperato di Neela, che attende ancora il ritorno del ragazzo. Il suo lamento è celebrato dalle più belle immagini in bianco e nero, il profilo dell'attrice, stanco, curvato e oscuro davanti a un cielo brillante, mentre fasci di luce trafiggono alberi spogli e inquadrature asimmetriche catturano la sua bellezza semplice, che il dolore non ha ancora cancellato.

Il film propone due storie contrastanti e lo scontro tra una visione sessuale / opportunistica dell'amore ( Gopal e Neela) con un altro fortissimo rapporto, nato dalla fusione di passione fisica e spirituale (Pran e Reshma), un legame perfetto come lo è la bellezza della natura che li circonda... e mentre Raj e Nargis si guardano negli occhi tutto il mondo si ferma in religioso silenzio.



Il mio giudizio sul film ***** 5/5

ANNO: 1949

REGIA: Raj Kapoor

TRADUZIONE DEL TITOLO: Pioggia / Il monsone


CAST:

- Raj Kapoor..............................Pran
- Nargis.....................................Reshma
- Prem Nath.............................. Gopal
- Nimmi.................................. Neela
- Cukoo............................... Ruby
- K.N. Singh........................ Bholu


COLONNA SONORA : Shanker – Jaikishan

PLAYBACK SINGERS: Lata Mangeshakar & Mukesh

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