28 giugno 2012

MARD




Mard è senza dubbio il film più caotico e bizzarro mai creato da Manmohan Desai , il maestro dell’intrattenimento si diverte a portare sullo schermo una macedonia incredibile di eventi, personaggi e stili, cita alcuni dei suoi successi e si abbandona ad un confuso delirio melodrammatico. A suo tempo il pubblico ha gradito (il film ha collezionato il record di incassi nel suo anno d’uscita, il 1985) ma guardato oggi, e soprattutto confrontato con altri titoli della sua filmografia, Mard appare il prodotto più atipico, esuberante e meno riuscito nella carriera del regista.


TRAMA
Durante l’occupazione britannica Raju (Amitabh Bachchan), un ragazzo povero dotato di intelligenza e forza, trova il coraggio di affrontare il tiranno che ha messo a ferro e fuoco il villaggio (Prem Chopra)  e si innamora della sua figlia ribelle  (Amrita Singh).  


Il plot è prevedibile ma imprevedibili sono le follie del regista, degli scenografi e dei costumisti.  è un melodramma avventuroso sullo sfondo del colonialismo il cui protagonista è l’"Angry Young Man" Bachchaniano trasportato in una cornice appariscente e confusionaria che poco ha a che vedere con l’efficacia narrativa delle pellicole degli Anni Settanta. L’intrattenimento abbonda e seguendo le mode del decennio la vendetta si fa più violenta, i connotati degli antagonisti meno sofisticati, più fumettistici e maniacali.  La trama propone un pizzico di tutto, ha del rocambolesco, del bizzarro, del fiabesco, ma è soprattutto un apoteosi del machismo governata da sgorganti esagerazioni, alcune volte simpatiche caricature, in altre occasioni tocchi indubbiamente trash che lasciano increduli davanti alla pellicola, quasi come se non si fosse visto mai niente di peggiore (o migliore?) prima d’ora.
Seguendo la moda degli Anni Ottanta sono gli eccessi a dominare, e,  se di eccessi si parla,  Mard dimostra di sfoggiarne un’autentica collezione:  funi che frenano il decollo di un aereo, esecuzioni di massa che paiono balletti, uomini dalla potenza leggendaria che resistono alla forza di quattro cavalli e altri capaci di uscire illesi dalle peggiori torture.  Scopriamo Amitabh Bachchan e Amrita Singh impegnati in giochi cripto erotici (e pure un po’ sadomaso) i due attori si frustano a vicenda, si mordono e si rotolano nel sale in alcune sequenze divenute cult.  Mentre il guardaroba di Big B appare piuttosto semplice e non particolarmente curato per Amrita viene pensato l’impossibile, dalle tute nere da sexy domatrice agli abiti alla Rossella O’Hara fino ai costumi da flamenco con frange spagnoleggianti. La scenografia è bizzarra, finta, artificiosa ai massimi livelli, la seconda parte della narrazione aggiunge un background  grottesco, quasi vampiresco, e propone un fantomatico ospedale inglese in cui si collezionano bottiglie di sangue estratte dagli schiavi. Tutto ruota intorno al movimento più sfrenato, si cambiano set, costumi, toni, domina l’azione continua, la violenza esasperata.  Rispetto alla produzione del decennio precedente l’epopea del riscatto non si evolve in una trama più corposa ma si appesantisce di tanti, troppi, elementi innecessari, perdendo il focus sulla storia e l’intensità dei personaggi.


Il mio giudizio sul film : **  2/5


ANNO : 1985

TRADUZIONE DEL TITOLO : Maschio

REGIA: Manmohan Desai


CAST:
AmitabhBachchan …………… Raju  “Mard”
Amrita Singh……………… Ruby
Prem Chopra ……………….. Major Harry
Nirupa Roy …………………… la madre di Raju
Dara Singh …………………….. Raja Azad Singh


COLONNA SONORA  : Anu Malik
PLAYBACK SINGERS: Shabbir Kumar, Asha Bhosle, Amitabh Bachchan, Anu Malik, Mohammed Aziz


QUALCOS’ALTRO:
Mard ha ispirato un remake in lingua tamil interpretato da Rajinikant, il titolo è Maaveran.
Il film è stato girato interamente nell’India del Sud, tra le locations Mysore, Bangalore e Ooty.
Raja Azad Singh ha il volto di Dara Singh, pugile professionista e possente Ercole nella cinematografia indiana per oltre tre decenni. Dara lanciò l'attrice Mumtaz e girò con lei ben sedici film.

Amrita Singh è la prima moglie di Saif Ali Khan, la coppia ha avuto due figli. Amrita e Saif si sono separati nel 2004.

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